Nel progetto di ricostruzione, come prescritto dal piano particolareggiato che regola l’area, viene confermata la cortina edilizia lungo la via Gorani dalla quale si accede all’edificio sia con l’atrio d’ingresso sia con gli ingressi ai box meccanizzati.
Al piano terra è stata realizzata inoltre un’unità residenziale a cui è stato aggregato il cortile dell’edificio reso fruibile come giardino pertinenziale.
Il progetto prevede l’uso dei vari livelli mediante tipologie residenziali che, dovendo assumere anche una serie di vincoli architettonici e morfologici dagli edifici adiacenti, sono organizzate da un unico corpo scala in modo da sfruttare adeguatamente la sezione del lotto e gli affacci possibili lungo le vie pubbliche e verso il proprio cortile.
Per quanto riguarda i caratteri dell’architettura dell’edificio ed i materiali per le facciate, il progetto si misura attraverso un confronto minimale ma in stretto rapporto con gli elementi della tradizione milanese (pietra/granito, intonaco nelle tonalità tenui, legno per i serramenti, ferro per i parapetti ed il cotto in elementi lamellari inclinati per il tetto) in quell’ambito particolare di reinterpretazione dell’antico, demandato al disegno dei dettagli e della costruzione a scala edilizia, in grado di promuovere una continuità stilistica contemporanea e possibile nel rispetto del particolare ambito paesaggistico.