Tra i primi interventi di Arassociati nel cuore storico
della citta, l’abitazione di Santa Maria alla Porta 7, pur
nelle dimensioni ridotte, risolve la complessita del luogo
e dei rapporti storici con un progetto che calibra rispetto
dell’identita del luogo e istanze di continuita attraverso un
linguaggio proprio, che evita tuttavia qualsiasi soluzione
di maniera personale.
L’area di intervento, rimasta vuota dopo i bombardamenti
della Seconda Guerra Mondiale, e caratterizzata dalla morfologia
obbligata del lotto, compreso tra due fabbricati,
con un fronte su via Santa Maria alla Porta che si confronta
direttamente con la chiesa ― dai tratti pacatamente
barocchi, di Francesco Maria Richini ― mentre quello a sud
ovest e caratterizzato da arretramenti e dalla presenza di
ampi terrazzi prospettanti sulla zona archeologica di via
Gorani e via Brisa. La raffinata lettura del contesto porta a modulare diversamente
il fronte su strada e quello sulla corte-passaggio. Il primo, che si adegua alle quote degli edifici contigui,
si pone in continuità con
il Modernismo milanese, di
cui ripropone anche materiali e finiture.
Il fronte sul cortile-passaggio interno e invece caratterizzato
da un linguaggio spiccatamente contemporaneo che
contraddistingue anche gli spazi interni, a cominciare dalla
hall di ingresso, costituita da un atrio circolare che ospita
la scala, vero cuore distributivo dell’abitazione. Tale fronte sul passaggio pedonale, che collega via Santa
Maria alla Porta a via Gorani e via Brisa e ospita l’ingresso
principale, e connotato dall’uso di materiali della tradizione
trattati con tecnologie moderne, come i pannelli in corten,
che si rifanno all’uso del ferro lavorato, qui interpretati
attraverso motivi decorativi.
Elemento, quello della decorazione,
affrontato dallo studio in numerosi progetti, senza
timori e diffusamente, in particolare nella progettazione di
balaustre e pannelli schermanti. Il successivo intervento
di Santa Maria alla Porta 9 rappresenta il completamento
e la definitiva ricucitura, anche alla scala urbana, di un
importante vuoto intorno all’area archeologica di via Brisa.
La finalita del progetto si focalizza sull’area piu interna del
lotto, sin qui percepita come retro dell’edificato, con il cortile
di pertinenza e i fabbricati prospicienti l’area archeologica,
per trasformarli, attraverso una riorganizzazione
complessiva, in una quinta scenica per la nuova piazza
Gorani e per la stessa area degli scavi di via Brisa. Un
ruolo importante, anche in questo caso, e giocato dal progetto
del verde, cui e affidata una vera funzione di ricucitura,
quale parte integrante del progetto architettonico.
DISEGNI TECNICI
CREDITI
ANNO: 2006-2011
LUOGO: Milano
TIPOLOGIA: Complesso Residenziale
CLIENTE: Santa Maria S.r.l. – Federico Consolandi
INTERIOR DESIGN: Antonella Tesei
PROGETTO PAESAGGISTICO: Studio AG&P Milano
COLLABORATORI: Pietro Porro