L’intervento si colloca in una delle aree piu dinamiche e in maggiore trasformazione della citta, con la prevista rigenerazione dell’ex scalo di Porta Romana e in cui l’insediamento della Fondazione Prada e stato motore di un’intensa attivita di riqualificazione, sia relativa a nuove costruzioni, sia di ristrutturazione di spazi industriali dismessi.
Il progetto del complesso residenziale e articolato da due elementi indipendenti e posti tra loro ortogonalmente: un basso corpo con affaccio su via Adamello e una torre di 16 piani posta centralmente al lotto.
L’intervento interessa l’edificio ottocentesco, a pochi
passi da largo La Foppa, e si sviluppa poi internamente
in un terreno occupato a partire dal XVII secolo da edifici
ecclesiastici, attraverso un sistema di corti che inglobano
i resti del monastero di Sant’Anna ai Teatini. Un
percorso, dunque, interno all’isolato che termina con un
più alto edificio ― nove piani poggianti su pilotis ― di
nuova costruzione, confinante con via di Porta Tenaglia.
La riqualificazione dell’edificio di corso Garibaldi conferma
sostanzialmente i caratteri ottocenteschi del fronte
su strada, intervenendo invece sul fronte d’angolo su
largo La Foppa, rimasto cieco in seguito a un arretramento
dell’edificio contiguo operato negli anni Sessanta.
Si è dunque optato per nuove aperture, parzialmente
celate da elementi lapidei verticali, che restituiscono
massa alla facciata.
Uno degli elementi che contribuiscono all’unitarietà del
progetto e la creazione al piano terra di un passaggio
pedonale pubblico che pone in collegamento, attraverso
le corti del complesso, il giardino di via Tommaso da Cazzaniga
con corso Garibaldi e via di Porta Tenaglia. Tale
spazio pubblico e poi ulteriormente ampliato dalla permeabilità
dell’attacco a terra del nuovo edificio alto, in
cui i pilotis consentono di ricavare una piazza coperta.
Il percorso attraverso le corti comunicanti, giungendo da
corso Garibaldi, consente di leggere la storia del luogo, i
cui frammenti convivono integrati nel progetto, dai resti
del chiostro seicentesco alla tipica casa di ringhiera. In
questo contesto la torre di nuova costruzione, completamente
celata dalla strada, rappresenta un elemento
di sorpresa, svelato attraverso i giardini con i quali si
accorda per la presenza caratterizzante del verde.
Questo
nuovo edificio e definito da elementi marcatamente
contemporanei e connotato da balconate continue e da
fioriere lineari metalliche.
La contigua Casa degli Artisti, prospiciente la via Tommaso
da Cazzaniga e un’importante testimonianza del
mecenatismo culturale attivo a Milano a cavallo tra Ottocento
e Novecento. Realizzata intorno al 1910 e caduta in abbandono dopo aver gloriosamente ospitato la Scapigliatura
e altre avanguardie, la sua riqualificazione, contestuale
all’intervento sin qui descritto, ha rappresentato
un’importante restituzione per il quartiere e per la città.
Il complesso si articola in un corpo principale su tre livelli,
che sfrutta l’esposizione a nord per godere di un’illuminazione
naturale diffusa, e in un più basso corpo pergolato
su due livelli, in stretta relazione con il parco attiguo.
Il progetto di restauro ha previsto il recupero dei locali,
destinando a laboratori quelli superiori e a spazi espositivi
quelli inferiori.
La demolizione di superfetazioni, quali un muro di cinta
su via Tommaso da Cazzaniga, ha permesso la realizzazione
di un nuovo ingresso. Le parti nuove, relative alla
distribuzione dei corpi scala e del ballatoio, sono identificate
da un volume neutro in lamiera metallica traforata.
L’operazione di restauro nel suo complesso restituisce così
dignità al manufatto, nel rispetto dei caratteri originari.
DISEGNI TECNICI
CREDITI
ANNO: 2012‐2020
LUOGO: Milano
TIPOLOGIA: Complesso Residenziale
CLIENTE: Garibaldi 95 S.r.l.
PROGETTO PAESAGGISTICO: Studio AG&P Milano
COLLABORATORI: Aldo Fontana, Francesca Romanò, Giulia Salvioni